Uno sguardo sulle nuove prospettive tecnologiche, emergenti e future, attraverso interviste, analisi, servizi di approfondimento, reportage.
In questa sezione analizziamo le prospettive tecnologiche e raccontiamo i futuri scenari possibili nell’ambito della ricerca, del mercato e dell’industria delle nuove tecnologie emergenti, per stimolare prima di tutto la loro conoscenza analizzandone anche i possibili impatti per comprenderne potenzialità ma anche sfide e rischi associati.
I musei stanno riprogrammando il proprio core business attraverso una fase molto complessa, in cui gli effetti della pandemia si sono sommati ad una radicale trasformazione già in atto. Le limitazioni alla visita in presenza hanno accelerato la fruizione online, in cui i virtual tour assumono sia la valenza di un’alternativa, che un indispensabile valore aggiunto all’esperienza tradizionale. In questo contesto le produzioni multimediali e i virtual tour interattivi in 3D costituiscono gli strumenti privilegiati per dare il via ad una nuova era per l’industria della cultura.
Se l'adozione delle tecnologie Cloud è sempre più diffusa, ai partner tecnologi spetta il compito di un’ulteriore accelerazione nella trasformazione digitale delle aziende, fornendo loro soluzioni per la sicurezza, la privacy e la conformità. E accanto all’importanza della formazione attraverso corsi e iniziative mirate da parte dei vendor, un altro fattore importante è quello della certificazione dei partner, strumento che ne attesta il ruolo, l’esperienza e le competenze.
Come sta cambiando l’approccio alla sicurezza nelle aziende e quale può essere il valore da cogliere non solo nelle tecnologie, ma anche nell’ecosistema di partnership che può consentire alle aziende di affrontare in modo efficace le nuove sfide, attuali e future? Ne abbiamo parlato con Alberto Roseo, Managing Director e Chief Revenue Officer di Lutech, ed Alessandro Biagini, Manager Regional Sales Italy di Forcepoint.
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei mattoncini del nostro prossimo Big BANG. Siamo alla N di neuroni. Qui, la convergenza tra le varie discipline che Rudy Bandiera ed io (chi scrive) vi abbiamo raccontato nei video precedenti, trova la…
Tra interrogazioni, udienze, questioni di tutela della privacy e capacità di moderazione e controllo dei contenuti, rivisitazione della Sezione 230... Facebook (ma non solo, con lei anche Google, Twitter, Amazon ed Apple) deve affrontare non pochi problemi
La trasformazione digitale va oltre l’adozione della singola tecnologia e gli aspetti puramente tecnici: spingendo le aziende a re-immaginare i propri modelli di business e le proprie strategie imprenditoriali, le stimola a sviluppare progetti innovativi e a pensare a nuovi mercati da aggredire. E in questo complesso processo, diventano centrali il ruolo dei partner tecnologici e la loro formazione.
Per riuscire a trasformare il comparto manifatturiero italiano verso un modello smart factory, servono sia le tecnologie Industria 4.0 sia una visione d’insieme. Qui entra in gioco il Cluster Fabbrica Intelligente, Associazione che riunisce tutte le parti e fornisce strumenti e opportunità per crescere e mettere in atto la trasformazione digitale. Come funziona e verso quale modello evolutivo debbano andare le imprese italiane della manifattura lo spiega Paolo Vercesi, manager CFI e docente di Fisica Tecnica al Politecnico di Milano.
Con il recente evento dal titolo “Bee Green - La sostenibilità italiana per il 2021”, IBM ha voluto riunire attorno a un tavolo virtuale alcune aziende italiane del settore Energy & Utilities e, attraverso le loro “storie” di sostenibilità, dare una forma concreta, un indirizzo, alle sfide aziendali, presenti e future, in questo ambito.
Per creare previsioni climatiche accurate e precise, la scienza punta sempre più sull’AI e sulla straordinaria potenza di calcolo dei supercomputer. Ma serve tenere conto di tutti i particolari: tra questi, lo studio delle nuvole, come spiega uno scienziato italiano impegnato nel consorzio statunitense CLiMA.
Per un nuovo volto di internet, più umano e condiviso, è scesa in campo l’Unione Europea con l’iniziativa Next Generation Internet, che ha stanziato 250 milioni di euro e che intende favorire una partecipazione più ampia: startup, università, Ong, ma anche singole persone.
Presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) si trova il primo Data + Feminism Lab, composto da un team di docenti e ricercatori che, attraverso dati e metodi computazionali, lavorano per combattere le discriminazioni di genere.
Il Cloud non è certo una tecnologia emergente, tutt'altro... ma quando diventa abilitante per i vaccini in Africa ed i programmi su vasta scala per contrastare febbre gialla, papilloma virus (HPV), poliomielite, morbillo e, per quando sarà distribuito in Africa, anche COVID-19, allora diventa certamente una Tech4Good.
La robotica e le tecnologie di intelligenza artificiale sostituiranno il capitale umano nelle aziende? Oppure macchine e uomo interagiranno per aumentare la produttività e migliorare le condizioni di lavoro? Domande aperte, sulle quali il recente Forum virtuale del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha cercato di fare luce.
Un gruppo di ricercatori del Google Brain Team ha identificato una nuova causa all’origine delle prestazioni scadenti della maggior parte dei modelli di machine learning fuori dal laboratorio. Vediamo di che cosa si tratta.
L’utilizzo della realtà virtuale connette i movimenti della testa e del corpo con sistemi in grado di rilevare in maniera molto accurata le interazioni nell’ambiente immersivo. Una ricerca condotta dalla Stanford University ha dimostrato come meno di cinque minuti di movimento tracciato siano sufficienti per riconoscere l’utente. Mentre si apre il dibattito sull’utilizzo di questi dati e sulle questioni etiche connesse, le tecnologie di tracciamento in VR si dimostrano già oggi capaci di supportare le aziende a migliorare l’efficienza dei processi di sviluppo del prodotto, grazie alla qualità delle ricerche di mercato condotte mediante le simulazioni virtuali.
Se l’IoT che abbandona gli oggetti e si connette ai corpi umani apre a un mondo affascinante e dalle molteplici opportunità, l’Internet of Bodies sta trasformando il corpo umano in una piattaforma tecnologica che, attraverso i dispositivi medici, produce e trasmette enormi quantità di dati e di informazioni sensibili, che potrebbero essere violati.
I dati di un’imponente indagine che ha coinvolto oltre 3.000 manager di 112 Paesi, ci dicono che è probabile si ottengano vantaggi finanziari significativi dall’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale solo quando le aziende sono in grado di definire metodi efficaci per consentire alle persone e alle macchine di lavorare e di apprendere insieme: in questo modo, non utilizzano semplicemente l'intelligenza artificiale, imparano con lei.
L’estate 2020 ha visto il Governo Italiano impegnato su molti fronti, incluso quello digitale. Il movimento è globale e la necessità di un intervento politico nel processo trasformativo che la società sta affrontando con coraggio, è indiscutibile oltre che urgente.
Microsoft Italia lancia un nuovo progetto (parte di Ambizione Italia #DigitalRestart, il piano quinquennale di investimenti della multinazionale per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari destinati al rilancio economico dell’Italia) per lo sviluppo, insieme ad altri partner, di servizi e soluzioni tecnologiche “green”
Un’edizione tutta online quella di quest’anno per l’AI Forum, l’evento promosso da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. Tra gli interventi di apertura quelli di Piero Poccianti, Presidente AIxIA, e Nicola Gatti, Direttore Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, che hanno fotografato lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale sgombrando ogni dubbio sull’intelligenza artificiale generale: è ancora fantascienza.
Il tema delle tecnologie e della parità di genere è al centro, ormai, di una serie di riflessioni e dibattiti, nazionali e internazionali. Nel Report 2020 dell’UNESCO “Artificial intelligence and gender equality”, si legge: “Gli algoritmi e i sistemi di intelligenza…
Non ha senso affrontare il tema dell’innovazione tecnologica senza metterlo in relazione all’essere umano, agli impatti che tale innovazione può produrre sulle persone, sulle aziende, sulle economie, sulle società… anche quando si parla di intelligenza artificiale e Blockchain. Ne abbiamo discusso insieme a Massimo Chiriatti, CTO Blockchain & Digital Currencies presso IBM, tecnologo, collabora con Università e consorzi per eventi di formazione sull'economia digitale
Ad oggi il mondo del cloud privato occidentale è governato da 4 aziende: Microsoft, Google, Amazon (con Aws), IBM a cui si aggiunge in ascesa (ma con una forte base in Cina) Alibaba. La presenza di cloud privati potrebbe inibire lo sviluppo di cloud pubbliche. L'Europa punta su Gaia-X ma... potrà diventare il nuovo OPEC della ricchezza digitale?
Energia e socialità come elementi che sostengono la specie umana. Energia e socialità quali elementi di analisi dei parallelismi tra l’industria dell’Energia e quella delle Telecomunicazioni.
A due mesi dalla chiusura di un anno segnato da tinte drammatiche, Gartner fa una previsione dei trend tecnologici che scandiranno il 2021, molti dei quali rispondono a esigenze e a bisogni dettati dalla pandemia.
Le aziende “future ready”, pronte al futuro, sono quelle che si mostrano resilienti, in grado di fronteggiare qualsiasi scenario e contesto di mercato. Il Future Ready Report 2020 di Vodafone Business indaga e rivela quali sono le caratteristiche comuni che rendono alcune aziende meglio attrezzate per sopravvivere e prosperare: 5 le sfide da superare, 6 le caratteristiche delle aziende pronte a farlo.
“Non è più l’innovazione tecnologica in sé ciò che fa la differenza, ma è che cosa ne facciamo di questa innovazione”: ha origine da questo assunto la riflessione che il filosofo Luciano Floridi ha condiviso con noi e che abbraccia il concetto di “gestione” della trasformazione digitale che ci ha investito.
Con la diffusione della conoscenza dei linguaggi di programmazione potrebbe prendere piede una nuova categoria professionale, pronta a mettere al servizio del mercato il proprio talento per creare, migliorare, personalizzare o riparare prodotti e servizi digitali. E saranno i Paesi in cui il coding sta venendo introdotto in maniera sistematica nei programmi scolastici quelli che offriranno maggiori chance di intraprendere questa carriera.
Nicholas Negroponte, informatico statunitense e co-fondatore del MIT Media Lab, laboratorio di ricerca presso il Massachusetts Institute of Technology, qualche anno fa, riferendosi a quella che sarebbe stata l’attività degli scienziati del futuro, usò lo slogan BANG, acronimo di Bits,…