Tecnologie per l’ambiente e per l’industria dell’energia: quali sono, dove e come si applicano, cosa vedremo in futuro grazie a queste tecnologie emergenti e che cosa potremo fare per il nostro Pianeta.
Tra l’altro, gli aspetti legati a Environmental, Social, and Governance fanno sempre più parte non solo dell’opinione pubblica, ma anche del mercato finance.
Un team internazionale ha scoperto che l'acqua all’interno dei minerali del gruppo delle zeoliti consente di risparmiare energia nella conversione della biomassa in biocarburante, questione nodale nella produzione di carburanti provenienti da materie prime rinnovabili.
La fotosintesi artificiale potrebbe essere la vera rivoluzione a livello energetico. Per questo l’interesse globale è forte e la ricerca è ubiqua. Anche l’Italia dà un importante contributo. Ecco cosa è stato fatto e quali sono le ultime ricerche.
I ricercatori del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale del MIT hanno definito un approccio alternativo al monitoraggio della qualità dell'aria in presenza di eventi estremi quali le eruzioni vulcaniche.
Oggi, la carbon neutrality, da sola, è sufficiente a combattere il cambiamento climatico? È sufficiente - per comuni cittadini, aziende e organizzazioni - farsi carico della propria impronta climatica e scegliere di rendere le proprie attività non impattanti verso il clima?
All’annuale summit dell’Hamburg Climate Futures Outlook, un gruppo di ricercatori ha selezionato una serie di situazioni che potrebbero derivare dall’accumulo di anidride carbonica nell’aria. Una vasta di gamma di esiti tra cui gli esperti hanno selezionato una rosa ristretta secondo il criterio della plausibilità.
Dall’Università di Cambridge, un materiale a base vegetale ottenuto “imitando” le proprietà della seta di ragno, tra i materiali più resistenti in natura che, in futuro, potrebbe sostituire la plastica monouso in molti prodotti di consumo quotidiano.
In occasione del lancio del rapporto CSR 2021 che contiene il resoconto dettagliato di tutte le attività sostenibili messe in campo dall’azienda, al via una settimana di iniziative - tutte rivolte a dipendenti, collaboratrici e collaboratori - il cui obiettivo è agevolare la diffusione di una cultura della sostenibilità, sia in azienda sia nel proprio vivere quotidiano
È di questi giorni la notizia - proveniente dall'Università di Ottawa - della trasformazione di molecole di anidride carbonica in carbonio solido in grado di emettere luce, aprendo così a un filone inedito di studi che - si prevede - avrà impatti interessanti sull’industria petrolifera e del gas.
Nel mondo della ricerca energetica, si affacciano i sistemi eolici che sfruttano i venti d’alta quota tramite aquiloni. E, in analogo modo, si stanno sviluppando progetti legati all’energia marina.
L’eolico verticale, per le sue caratteristiche, ad oggi è utilizzato per piccole-medie installazioni all’interno di siti caratterizzati da venti deboli. Ma si sta facendo largo l’ipotesi di una sua futura applicazione su più ampia scala, complici le turbine più compatte che, se impostate in coppia, aumenterebbero le prestazioni, l'una dell'altra, fino al 15%.
Gli scienziati dell’University of South Australia, perfezionando la tecnica dell'evaporazione per mezzo della luce solare, hanno messo a punto una metodologia per ricavare acqua potabile da acqua di mare, acqua salmastra e acqua contaminata.
La sostenibilità e l’efficienza energetica dei data center rappresentano una sfida, attorno alla quale, negli ultimi anni, è andata crescendo l’attenzione a livello globale. Sfida che, con l’avvicinarsi del 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra - in cui, in tutto il mondo, si celebrano l'ambiente e la salvaguardia del pianeta - intendiamo rilanciare a gran voce.
Un team di biotecnologi dell'Università di San Pietroburgo ha sintetizzato particolari tipi di polimeri dalla biomassa, la cui peculiarità - oltre all’essere vegetali - è quella di essere riciclabili.
Una startup del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha sviluppato una classe di materiali per condizionatori d'aria meno energivori e dal minore impatto sul clima rispetto ai modelli tradizionali.
Il recente studio di due centri di ricerca di Singapore ha evidenziato il potenziale di alcuni strumenti analitici nel fornire, in tempo reale, informazioni sulle condizioni di salute delle piante agrarie. L’obiettivo è uno solo: monitorare le colture per proteggerle e migliorarne la resa.
Un'alga unicellulare viene sottoposta a chirurgia genomica per rimuovere parti non essenziali del suo DNA, rendendola così una fabbrica cellulare più efficiente e potente nella produzione di biocarburanti.
I satelliti artificiali orbitano intorno alla Terra raccogliendo informazioni di vario tipo e ad oggi sono utilizzati per vari scopi, tra cui quello di rilevare problemi ambientali. I dati raccolti permettono di allargare gli orizzonti di ricerca, prevenendo fenomeni come l’inquinamento atmosferico e la deforestazione.
La risposta è sì, una possibile soluzione arriva dal Politecnico di Zurigo e si chiama SCION. L’impronta di carbonio lasciata dall’utilizzo di Internet è destinata ad aumentare nei prossimi anni, con conseguenze dirette sul consumo di energia e sul cambiamento…
Attraverso un’analisi genomica di una particolare specie di fungo fitopatogeno, il National Renewable Energy Laboratory, negli Stati Uniti, ha messo in luce le capacità di tale organismo nel catturare il carbonio derivato dalla lignina, mappando le potenziali vie cataboliche proprie di questo processo di conversione.
Secondo uno studio approfondito del Boston Consulting Group, l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale sarebbe in grado di ridurre, in dieci anni, dal 5% al 10% le emissioni di gas serra da parte delle aziende, generando fino a 2,6 mila miliardi di dollari di valore, tra nuovi ricavi e risparmi di costi.
Per capire quali problemi di ordine pratico incontra chi adotta veicoli a zero emissioni, un team di ricercatori USA ha sviluppato un algoritmo AI che, sulla base delle analisi delle recensioni degli utenti, identifica con precisione i luoghi in cui il numero delle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici è insufficiente, dove sono fuori servizio o dove la loro qualità è scadente.
Tutte le Big Tech, non solo le Top 5, sono convocate per rispondere ad obiettivi ambientali e sociali con impegni e progetti concreti che “diano un senso” all’Agenda 2030 a livello globale e locale. Nel corso di una recente conferenza stampa, VMware ha presentato le sue “force for good” per affrontare le sfide più complesse sulle quali l’intera comunità globale è chiamata a dare una risposta
L'importanza di ridurre il consumo di acqua è fondamentale, soprattutto perché si stima che l'agricoltura rappresenti oltre il 70% del consumo idrico globale. Con la domanda di cibo in aumento, si prevede che l'uso di acqua aumenterà di un ulteriore 15% per soddisfare questa domanda. Che fare?
Con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale nell’ambito dei trasporti, gli ingegneri del MIT hanno progettato un nuovo metodo per la propulsione degli aerei che, secondo le stime, eliminerebbe il 95% delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dall'aviazione.
Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Incheon National University, in Corea del Sud, mostra come realizzare celle fotovoltaiche completamente trasparenti.
Gli Stati Uniti hanno deciso di investire 130 milioni di dollari per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’energia rinnovabile da fonte solare. L’intelligenza artificiale figura in una parte dei progetti, dove l’innovazione tecnologica è la vera protagonista.
Con il recente evento dal titolo “Bee Green - La sostenibilità italiana per il 2021”, IBM ha voluto riunire attorno a un tavolo virtuale alcune aziende italiane del settore Energy & Utilities e, attraverso le loro “storie” di sostenibilità, dare una forma concreta, un indirizzo, alle sfide aziendali, presenti e future, in questo ambito.
Una produzione ad alta velocità potrebbe aumentare la commercializzazione dei pannelli fotovoltaici a base di perovskite: è l’obiettivo di un team di scienziati dell’Università di Stanford che, utilizzando una particolare tecnica di lavorazione, è stato in grado di produrre 12 metri di pellicola di perovskite al minuto, circa quattro volte più velocemente di quanto sia necessario per produrre una cella fotovoltaica di silicio.