MindBot - Mental Health promotion of cobot Workers in Industry 4.0 è il progetto europeo coordinato dall’Italia che intende creare un cobot che tuteli la salute mentale dei lavoratori. Per riuscire, mette in campo intelligenza artificiale, robotica e psicologia.
“Non è più l’innovazione tecnologica in sé ciò che fa la differenza, ma è che cosa ne facciamo di questa innovazione”: ha origine da questo assunto la riflessione che il filosofo Luciano Floridi ha condiviso con noi e che abbraccia il concetto di “gestione” della trasformazione digitale che ci ha investito.
L’eolico offshore ha potenzialità enormi di produzione energetica. L’intelligenza artificiale e la robotica possono dare un prezioso aiuto per ottimizzare questa fonte rinnovabile, contribuendo a migliorare diversi aspetti, dalla progettazione alla manutenzione. Ecco come.
IBM Services ha di recente messo a punto una nuova piattaforma, per mezzo della quale, accedendo in modo anonimo, i consumatori del tonno Rio Mare potranno conoscere in tempo reale le informazioni relative al prodotto, tra cui metodo di pesca, oceano e area FAO di provenienza, nome della nave e stabilimento produttivo.
Con la diffusione della conoscenza dei linguaggi di programmazione potrebbe prendere piede una nuova categoria professionale, pronta a mettere al servizio del mercato il proprio talento per creare, migliorare, personalizzare o riparare prodotti e servizi digitali. E saranno i Paesi in cui il coding sta venendo introdotto in maniera sistematica nei programmi scolastici quelli che offriranno maggiori chance di intraprendere questa carriera.
Un team di ricercatori di fisica e AI, guidato dal MIT - Massachusetts Institute of Technology, sfrutta intelligenza artificiale e machine learning per studiare la fisica delle particelle. E se la portata della ricerca in questo campo dovesse sfuggirci, ci basti sapere che, tra le applicazioni sviluppate in passato, frutto di ricadute tecnologiche di alcuni progetti, figurano il World Wide Web, il protocollo http, il linguaggio HTML e la PET - Positron Emission Tomography, tecnica di medicina nucleare per lo studio delle patologie neoplastiche.
I ricercatori della Stanford University hanno scoperto che i dati di soggetti provenienti da solo tre Stati USA allenano gli algoritmi di intelligenza artificiale utilizzati dalla maggior parte degli strumenti diagnostici americani. Trentaquattro Stati non sono affatto rappresentati e gli altri tredici hanno fornito dati limitati. Il che solleva interrogativi sulla reale efficacia di tali strumenti nell’effettuare indagini diagnostiche su tutti i pazienti degli Stati Uniti, non solo su una parte. E tiene accesi i riflettori sulla questione dei pregiudizi algoritmici della macchina e delle decisioni discriminatorie che ne derivano.
La Carnegie Mellon University della Pennsylvania e lo University of Pittsburgh Medical Center hanno sviluppato un nuovo approccio per addestrare un algoritmo in grado di evidenziare la presenza di lesioni dei vasi sanguigni placentari, indicatori del possibile sviluppo di una patologia potenzialmente mortale per mamma e feto.
In attesa del primo strumento normativo globale sull'etica dell'intelligenza artificiale, a cura dell’UNESCO e in approvazione a novembre del 2021, “è importante che adesso si passi, dai principi, alle azioni concrete” sottolinea Francesca Rossi, AI Ethics Global Leader IBM. Di strumenti di cui servirsi per sviluppare sistemi di Artificial intelligence che siano etici, le aziende, gli sviluppatori AI, ne hanno. Ora è tempo di tradurre il tutto in fatti.
Le potenzialità di utilizzo dei wearable device si amplia, grazie alle potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale nel fornire strumenti sempre più intelligenti e in grado di dare informazioni utili, ma anche di prevedere le azioni e dare un aiuto sensibile all’uomo in vari ambiti, da quello industriale all’healthcare.
“Algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale hanno il potere di diffondere e rafforzare stereotipi di genere, che rischiano di emarginare le donne su scala globale” si legge nel Report 2020 dell’UNESCO in tema di intelligenza artificiale e parità di genere, aprendo così il dibattito su scala mondiale e anticipando quello che sarà il primo strumento normativo globale sull'etica dell'intelligenza artificiale.
HR Data Detective, Work From Home Facilitator, Human Bias Officer, Chatbot and Human Facilitator, Human-Machine Teaming Manager e VR Immersion Counselor. Sono solo alcune delle professionalità dedicate alle risorse umane che, secondo un rapporto di Harvard Business Review, emergeranno nelle imprese più evolute da qui al 2030.
In questo momento, uno dei filoni di ricerca in ambito AI è volto ad addestrare modelli di machine learning al pensiero astratto e simbolico, spingendosi, in futuro, a modelli di apprendimento automatico in grado di comprendere addirittura le analogie. Sempre più vicini ai processi cognitivi umani, tali modelli spianano la strada ad applicazioni finora impensabili.
Un’analisi a ritroso di che cosa non ha funzionato in seguito a un attacco informatico, dove il punto non è escogitare nuove misure di sicurezza, ma applicare con metodo quelle che già si possiedono: è il contenuto dello studio dei ricercatori del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT, che ha portato allo sviluppo di una nuova piattaforma di aggregazione dati che aiuta le aziende a "quantificare" le proprie vulnerabilità.
Crescita demografica, progressiva riduzione dei suoli adibiti a coltivazione e cambiamenti climatici richiedono che la produzione agricola sia sempre più efficiente ed efficace, passando da un tipo di agricoltura tradizionale a un’agricoltura digitale. Si va sempre di più verso l’agricoltura di precisione, strategia di gestione aziendale che impiega l’ICT per acquisire dati in grado di portare a decisioni finalizzate a produrre al meglio. Vediamone l’impatto sull’agricoltura italiana.
Dai deepfakes alla cyber security fino all’efficienza energetica, ecco le principali tendenze e applicazioni dell’Intelligenza Artificiale secondo il report pubblicato da CB Insights.
La nascita della Fondazione Enea Tech, istituita dal Ministero dello Sviluppo Economico, è solo l’ultimo - importante - passo dell’Italia sulla strada dell’innovazione e della Ricerca e Sviluppo. I vantaggi di investire nel trasferimento tecnologico sono molti, anche in tema biotech e Intelligenza Artificiale.
Se nelle terapie farmacologiche il principio attivo è una molecola, chimica o biologica, nelle Terapie Digitali è un software, un algoritmo, che si presenta al paziente nelle forme di un’app o di un videogioco. Insieme a Giuseppe Recchia, Co-Founder e CEO daVinci Digital Therapeutics e Vice President Fondazione Smith Kline, vediamo in che modo questo nuovo approccio al trattamento della malattia agisce sui pazienti e quali scenari futuri apre.
Un Umanesimo tecnologico si impone: è la posizione della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine che, con l’obiettivo di offrire uno schema di buona prassi all’industria dei settori IA e robotica, ha messo a punto lo “Statuto etico e giuridico dell’intelligenza artificiale”, inquadrando i nodi etici dell’attuale società digitale e proponendo ai decisori politici un insieme di regole per garantire che le nuove tecnologie restino una forza benefica - e non maligna - del nostro tempo.
“Bisogna riprendere a parlare di futuro non come astratta aspirazione, ma come realtà da costruire. Una svolta così profonda ha bisogno di un cambiamento culturale. Occorrono fiducia e risultati”: questo il cuore del “manifesto sulla fiducia” lanciato da Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, allo scopo di avviare una discussione pubblica su azioni e iniziative concrete da compiere per portare il nostro Paese ad accantonare il vecchio e a varare una stagione nuova.
Robot umanoidi, nanotecnologie e computazione: perché sono strumenti importanti per la ricerca scientifica? In che modo la guidano e la supportano? Lo scopriamo in compagnia di Giorgio Metta, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia, “papà” del robot umanoide iCub e professore di robotica cognitiva presso l’Università di Playmouth, nel Regno Unito.
Dalla recente analisi del CRO Forum (aggiornata a giugno 2020), un quadro dei rischi emergenti a maggiore impatto su imprese e compagnie assicurative, classificati in base alla gravità e alle dinamiche temporali. Nuovi rischi che è opportuno conoscere, per poterli gestire.
Non sono le linee guida definite dai Governi che faranno sì che, in futuro, vengano messi a punto sistemi di intelligenza artificiale etici. E il problema non è solo di coloro che sviluppano gli algoritmi. È una questione più complessa, che richiede un approccio multidisciplinare e in cui tutti gli attori - provider, aziende, utenti, Istituzioni - hanno un ruolo e responsabilità precise.
Il California Institute of Technology ha sviluppato un nuovo algoritmo di Intelligenza Artificiale per controllare il movimento di più droni all’interno di spazi non mappati, affinché non si incontrino e, soprattutto, non si scontrino.
L’Intelligenza Artificiale spinge verso la medicina predittiva, con progetti, come AI-SCoRE dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Milano che, dal calcolo del rischio da Covid-19, apre a scenari futuri, tra cui la definizione dei parametri più predittivi del decorso delle patologie oncologiche e lo studio di altre forme epidemiche.
Takeaway L’Italia, dopo un anno e mezzo di lavoro, rilascia il documento con le “Proposte per una strategia italiana per l’intelligenza artificiale” elaborato dal gruppo di esperti del MISE. Il policymaker è chiamato ad intervenire, per stimolare e regolamentare un utilizzo etico…
Oggi, in fase post-Covid, si fa concreta la necessità di rendere sistematici i programmi di controllo remoto dei pazienti. Per fare questo è, però, necessaria una strategia che veda medico e paziente interagire in modo fluido e con un uso consapevole delle tecnologie alla base dei dispositivi utilizzati.
Reti quantistiche super-sicure, moneti digitali, intelligenza artificiale a portata di smartphone. Ecco le nuove tecnologie più rilevanti - in ambito ICT - da "tenere d'occhio"
Takeaway L’iniziativa Great Reset lanciata dal World Economic Forum parte dall’assunto che, nel bene e nel male, il Covid-19 ha “rivelato” i tre pilastri sui quali dovremmo ricostruire il futuro: persone, pianeta e profitto. Oggi i leader di tutto il…
Forrester descriveva il 2020 come un anno ricco di energia potenziale per la crescita delle aziende basata sull’IT e le nuove tecnologie. Il punto è riflettere sui trend in atto, dalla customer experience alla ruolo dei Cio fino alle normative sulla privacy. Serve ovviamente una rivalutazione nel nuovo contesto economico determinato dall’emergenza Covid-19