Esempi di grandi realtà aziendali che usano i big data in modo strategico: in questo video vediamo, in particolare, come farlo per aumentare le vendite, fidelizzare i clienti, ottimizzare il servizio assistenza e creare luoghi in cui confrontarsi con i data scientist.


In tema di big data e strategie aziendali, come si stanno muovendo realtà del calibro di Nike, Rolls Royce e Walmart? In particolare, la prima, si è focalizzata sulle scarpe per bambini, il cui acquisto non è mai facile, in quanto stiamo parlando di un piede che cresce assai velocemente.

A tale riguardo, Nike, con un po’ di ingegno, ha ideato un’efficace soluzione che sfrutta il potenziale dei big data: inserendo all’interno di un’applicazione dati quali altezza del bambino, numero di scarpa e data di nascita, il software è in grado di predire quando il pargolo avrà bisogno di nuove scarpe.

Ma non finisce qui: tramite un abbonamento mensile, l’azienda spedisce automaticamente le nuove scarpe quando ce n’è bisogno. Questa soluzione coniuga business e tecnologia, con l’obiettivo di creare valore per tutti, per i clienti e per l’azienda: i primi hanno a disposizione un servizio molto comodo e semplice da usare, mentre la seconda ne trae vantaggio perché fidelizza il consumatore e aumenta le vendite.

A proposito di big data e strategie aziendali, anche Rolls Royce è molto attiva. Essendo produttrice di auto di lusso estremamente costose, ha particolarmente a cuore l’assistenza e la soddisfazione dei propri clienti, motivo per cui la data analytics si è dimostrata una soluzione perfetta. In che modo? L’azienda applica dei sensori all’interno del motore di ogni auto, per mezzo dei quali il sistema è in grado di rilevare problemi al veicolo e al motore. In questo modo, in caso di malfunzionamento, il cliente viene immediatamente avvisato e fornito di tempestiva assistenza.

Come terzo e ultimo esempio di big data e strategie aziendali, il Data Café ideato da Walmart. Di che cosa si tratta? Di un vero e proprio bar, collocato all’interno dell’azienda, in cui chi si occupa di business può incontrare chi si occupa di analytics. In altre parole, in questo luogo i manager possono direttamente porre i propri quesiti ai data scientist presenti.

In merito a questo ultimo punto, una considerazione importante da fare è che i dati possono portare benefici concreti solo se si parte da uno specifico problema di business e da un preciso obiettivo da raggiungere. E – seguendo tale linea – l’aspetto più interessante del Data Café è che permette, ai manager, di prendere iniziative e, ai data scientist, di trovare soluzioni efficaci. E non viceversa.

Scritto da:

Michael Saruggia

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