È disponibile online il primo dei Quaderni di Tech4Future, contenente una raccolta di articoli sull’etica dell’Intelligenza Artificiale, pubblicati sulla nostra testata nel corso dell’ultimo anno e mezzo.

È dedicato all’etica dell’Intelligenza Artificiale il primo dei Quaderni di Tech4Future, contenente una raccolta di articoli sul tema – pubblicati sulla nostra testata nel corso dell’ultimo anno e mezzo – e scaricabile online cliccando sulla sua copertina.

L’obiettivo è quello di riproporre una serie di contenuti sull’etica dell’IA legati tra loro da una sorta di filo narrativo che, partendo da raccomandazioni, linee guida e strategie ufficiali, definite da Organismi internazionali e nazionali, giunge a considerazioni legate alla contemporaneità, nonché ad alcune riflessioni di stampo filosofico che, da tempo, animano il dibattito tra tecnici da un alto ed eticisti dall’altro.

Dibattito che potremmo definire un lavoro in corso, poiché – iniziato in modo graduale una decina di anni fa, in seguito allo sviluppo e all’introduzione sul mercato di algoritmi di intelligenza artificiale per applicazioni dal numero sempre più ampio e sempre più diversificate – non si è mai concluso.

In un passaggio dell’intervista all’eticista Mariarosaria Taddeo, viene posto in evidenza il fatto che l’etica dell’Intelligenza Artificiale non è solo una questione di “regole” imposte, né di problematiche che riguardano soltanto coloro che sviluppano gli algoritmi, ma è un problema di tutti, compresi provider, aziende, utenti e Governi. Tutti noi abbiamo un ruolo e delle responsabilità in merito.

Ecco che – da giornalisti – il nostro compito è quello di raccontare il percorso compiuto da tale dibattito, prestando ascolto a tutte le voci in campo e guardando con attenzione alle sfumature nuove legate al mutare dei tempi (ad esempio, l’emergenza pandemica – come viene illustrato nelle pagine del Quaderno – ha modificato la sensibilità del confronto sul tema), col fine, certo, di fare informazione, ma anche di suscitare nei lettori nuovi interrogativi su quelli che definiremmo il “bianco” e il “nero”, il chiaro e lo scuro delle tecniche che fanno capo all’ambito di studi dell’Intelligenza Artificiale.

Non ci resta, quindi, che augurare buona lettura a tutti.

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