Il Consiglio Universitario Nazionale ha approvato un corso di laurea in Intelligenza Artificiale, pensato per rispondere alle necessità contingenti del mercato. Un’asse tra Milano e Pavia ha dato vita a un progetto dal respiro internazionale, con una vasta gamma di materie al suo interno.

TAKEAWAY

  • Le tecniche che fanno capo all’ambito di studi dell’intelligenza artificiale stanno assumendo un’importanza crescente e aprono orizzonti inesplorati alle ultime generazioni.
  • A settembre 2021 partirà in Lombardia il primo iter interdisciplinare dedicato ad algoritmi e ai loro impatti sulla vita quotidiana.
  • Si spazierà dall’automazione alla psicologia, con l’obiettivo di formare figure dal bagaglio estremamente pratico.

La presenza dell’intelligenza artificiale nelle Università del nostro Paese diviene ancora più centrale. AI e mondo accademico non sono mai state così vicine, in un momento in cui gli scenari richiedono abilità sempre più avanzate e le nuove tecnologie costituiscono un bacino di grande attrazione per i professionisti di ogni settore.

È il contesto in cui si colloca il “Bachelor of Science in Artificial Intelligence”, nato dall’Ateneo di Pavia e da due dei principali poli milanesi, l’Università Bicocca e la Statale. Vediamo come si articola dal punto di vista accademico.

Intelligenza artificiale nelle università: l’organizzazione didattica

Di durata triennale, rientrerà nella classe L-31 afferendo dunque all’area delle Scienze e Tecnologie Informatiche, ma toccherà numerosi rami. La presenza dell’intelligenza artificiale nelle università si declinerà in lezioni ed esercitazioni che non riguarderanno solo la programmazione.

Saranno inclusi esami di logica, algebra lineare e psicologia cognitiva per continuare con etica, giurisprudenza, machine learning, probabilità, statistica, estrazione di testi e Natural Language Processing (NLP).

Il terzo anno si potrà scegliere in che cosa specializzarsi, districandosi tra varie proposte. La prima sarà indirizzata a chi vuole concentrarsi sulle applicazioni rispetto a comunicazione e marketing, interrogandosi sul ruolo dei social network e della data science.

Un secondo sbocco si incentrerà sul medicale e le connessioni con l’industria. Altra possibilità “Brain, cognition and society”, alla scoperta delle reti neurali e di come esse si ispirino al cervello umano. Il quarto profilo avrà una caratterizzazione fisico-matematica, tra spettroscopia e materiali da prediligere per la costruzione di congegni avveniristici.

Il cdl non è ad accesso libero, ma bisognerà sostenere un test, atto a certificare un buon livello di inglese, lingua in cui si terranno le attività. I posti disponibili sono 180, di cui 30 sono riservati a chi proviene da stati al di fuori dell’Unione Europea. Attestato determinante il CISIA TOLC-1 o il SAT per gli studenti extracomunitari.

In merito a questo corso di laurea, che vede incorona la presenza dell’intelligenza artificiale nelle Università, il Rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini ha commentato:

Questa collaborazione simboleggia una ripresa e guarda al futuro con energia e determinazione, mettendo al centro la multidisciplinarietà, chiave essenziale per interpretare la complessità delle sfide che ci attendono

Un’esperienza che vuole dimostrare come l’innovazione si origini dalla riconfigurazione dei saperi e dal superamento degli steccati tradizionali. Docenti di diritto, filosofia e neuroscienze, attualmente in organico, assolveranno, dall’a.a. 2021/2022, alla missione di dare una nuova veste all’istruzione perseguita sinora.

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I Rettori dei tre poli universitari che hanno dato vita all’iniziativa

Il ventaglio delle prospettive

L’ingresso dell’intelligenza artificiale nelle Università è il presupposto per esperti ad hoc che potranno far valere le loro capacità negli stage conclusivi presso imprese o enti di ricerca, misurandosi subito con problemi teorici e metodologici.

Il ventaglio di prospettive che si staglia per gli iscritti va dal monitoraggio ambientale alla logistica, inserendosi nel privato o in amministrazioni pubbliche, oppure si potrà proseguire con una magistrale, per ora in cantiere.

Dal 2022 si punta ad arricchire il tutto, unendo le energie, come ha sottolineato la Rettrice dell’Università Milano Bicocca, Giovanna Iannantuoni: “Occorrono persone – ha detto – in grado di muoversi molteplici campi, un requisito a cui vogliamo venire incontro, generando numerose opportunità occupazionali”.

Durante la presentazione si è espresso il prof. Francesco Svelto, Rettore dell’Università di Pavia, sede amministrativa del corso. “Abbiamo messo a fattor comune le rispettive competenze e stiamo valutando una prosecuzione del percorso diversificata in quattro comparti”.

Scritto da:

Emanuele La Veglia

Giornalista Leggi articoli Guarda il profilo Linkedin