Per le organizzazioni è tempo di sostituire più strumenti di IT operations, manuali e separati, con una singola piattaforma di operazioni IT automatizzate e intelligenti. Se ne parlerà all’IBM Think Summit Italy 2021, durante la sessione “AI-Powered IT Automation”.

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Quando parliamo di IT automationintelligenza artificiale, il riferimento è alla complessità, al dinamismo e all’eterogeneità che caratterizzano gli attuali ambienti tecnologici, sempre più difficili da monitorare e dall’enorme quantità di dati generati.

È da questo scenario che è necessario partire per cogliere il significato dei cambiamenti in atto all’interno di quelle aziende che, in risposta a eventuali incidenti ed eventi dagli impatti negativi sui servivi erogati, avvertono il bisogno di un approccio attivo e rapido.

Dietro vi è un cambio di pensiero, la convinzione che azioni preconfigurate, da eseguire solo successivamente, nel post evento, oppure nel momento in cui si ricevono determinate richieste, non siano più in linea con i processi IT ad alta intensità di lavoro, né con l’esigenza di un atteggiamento proattivo nelle situazioni critiche, tenuto conto che ogni disservizio porta con sé un problema di customer satisfaction, oltre a perdite significative in termini economici.

È tempo – per le organizzazioni – di implementare meccanismi di automazione intelligenti, in cui le tecniche che fanno capo all’ambito di studi dell’intelligenza artificiale diventino un concreto strumento di aiuto nel rispondere più rapidamente alle criticità, ad esempio attraverso algoritmi di machine learning in grado di “apprendere” dall’ambiente, imparando a distinguere le situazioni di normalità da quelle anomale e segnalandole in modo automatizzato, fornendo così al team IT le informazioni necessarie alla loro analisi e a un intervento sempre più rapido.

È tempo di sostituire più strumenti di IT operations manuali e separati con una singola piattaforma di operazioni IT automatizzate e intelligenti. Vediamo per mezzo di quali tecnologie è concretamente possibile.

IT automation e intelligenza artificiale: dall’AIOps uno strumento per automatizzare i processi IT ad alta intensità di lavoro

Con le tecniche di intelligenza artificiale che automatizzano e controllano i processi e le operazioni IT, correlando eventi, rilevando anomalie e determinandone le cause, siamo sul terreno dell’AIOps – Artificial Intelligence for IT Operations, l’applicazione dell’intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni IT, compresi monitoraggio, assistenza e processi di automazione.

In tema IT automation e intelligenza artificiale, una piattaforma AIOps – avvalendosi di big data e di algoritmi di machine learning – è in grado di raccogliere e aggregare enormi volumi di dati generati da più strumenti di monitoraggio delle prestazioni, dalle diverse applicazioni e dai componenti dell’infrastruttura IT.

E, come accennato, sa distinguere e identificare in tempi più rapidi – rispetto a quelli possibili passando manualmente al vaglio gli avvisi da più strumenti di operazioni IT – quegli eventi dovuti a problemi di prestazioni e di disponibilità dei sistemi, segnalarli e, in alcuni casi, risolverli automaticamente, senza intervento umano.

In particolare, il “distinguere” e l’ “identificare” rimandano a un aspetto saliente delle funzionalità delle piattaforme AIOps che, nel tempo, può condurre al passaggio da una gestione proattiva a una gestione predittiva degli eventi, in quanto – allenando continuamente la sua capacità di discriminare i segnali meno urgenti da quelli che rimandano a situazioni più critiche – l’algoritmo apprende automaticamente, diventa sempre più in grado di fornire avvisi predittivi, che consentono al team IT di occuparsi di potenziali problemi prima che questi possano diventare motivo di rallentamenti o interruzioni.

Nel panorama attuale, un esempio di piattaforma di automazione IT basata su tecnologia AI è IBM Cloud Pak for Watson AIOps, strumento che guida e aiuta fattivamente le aziende a mettere in atto una strategia incentrata sull’intelligenza artificiale. Funzionalità tra cui la risoluzione degli incidenti, la gestione delle applicazioni, l’osservabilità, la governance e la coonformità, connotano questa piattaforma.

In materia di IT automation e intelligenza artificiale, un esempio tipico di applicazione della piattaforma AIOps è dato da quelle organizzazioni che, nei loro uffici, dispongono di una miriade di sistemi e applicazioni IT e di numerose soluzioni di monitoraggio separate per i singoli sistemi, ma di nessuna visione univoca dell’ambiente. Dove la mancanza di integrazione tra questi strumenti porta, inevitabilmente, a duplicazioni del lavoro e a tempi più lunghi per la risoluzione delle problematiche e delle criticità.

In casi come questi, senza una soluzione integrata di monitoraggio degli eventi, il personale IT è costretto a correlare manualmente le segnalazioni, non avendo un modo sistematico per distinguere tra falsi e veri segnali allarmi.

Ebbene, questo è un caso emblematico di processi IT ad alta intensità di lavoro, in cui l’esigenza di base – ossia quella di una panoramica olistica del monitoraggio, con la piena capacità di controllare i propri sistemi IT – trova in una piattaforma di Artificial Intelligence for IT Operations un mezzo concreto di ottimizzazione.

Application Resource Management (ARM), l’intelligenza artificiale ottimizza le risorse aziendali

La difficoltà nel monitorare ambienti tecnologici complessi come quello appena descritto, implica, spesso, anche la mancanza di una puntuale gestione delle risorse. Il che, per le aziende, rappresenta un nodo critico, causa di elevati costi finanziari, oltre che in termini di produttività dei dipendenti.

Il punto è che, spesso, alle applicazioni vengono assegnate risorse – computazionali, di rete o di storage – in modo statico. E tale approccio non permette all’ambiente tecnologico di adattarsi all’aumento o, al contrario, alla diminuzione dei carichi di lavoro, comportando, per la stessa applicazione, in momenti differenti, una sotto-ripartizione delle risorse – con annesse problematiche prestazionali – oppure uno spreco di risorse inutilizzate, con un aumento ingiustificato dei costi.

In tema di IT automation e intelligenza artificiale, una soluzione che consente alle aziende di monitorare le prestazioni delle proprie applicazioni ovunque vengano eseguite e di gestirne la disponibilità nell’intera azienda, viene dall’Application Resource Management (ARM), componente chiave dell’IT automation basata sull’AI, in grado di garantire che le applicazioni siano continuamente dotate di risorse per funzionare, soddisfacendo vincoli aziendali sempre più complessi.

Vi sono software ARM che consentono – da un singolo control plane – di assegnare temporaneamente risorse computazionali aggiuntive, prendendole dalle applicazioni che in quel momento non le stanno utilizzando, salvo poi rilasciarle quando non sono più necessarie, garantendo al team IT la piena visibilità su ciò che sta accadendo in tutta l’infrastruttura cloud ibrida, e conseguentemente in tutta l’organizzazione.

Vanno in questa direzione, ad esempio, le tecnologie di Turbonomic, produttore USA di software per l’Application Resource Management (ARM) e per il Network Performance Management (NPM), di cui IBM ha annunciato un accordo preliminare per l’acquisizione, andando in questo modo a completare la propria strategia AIOps e rendendo disponibili funzionalità di automazione basate sull’intelligenza artificiale per l’intera organizzazione, dall’AIOps all’osservabilità delle applicazioni e dell’infrastruttura.


Per rispondere a un numero crescente di operazioni tra piattaforme eterogenee, che generano una grande varietà di dati, servono soluzioni che integrino tecniche di intelligenza artificiale. Se ne parlerà all’IBM Think Summit Italy durante la sessione “AI-Powered IT Automation”.

Scopriremo insieme quali sono le tecnologie oggi più adatte a valutare, diagnosticare e risolvere con fiducia gli incidenti tra i vari carichi di lavoro mission-critical. Un approccio unico, incentrato sulle applicazioni ITOps che, attraverso le funzionalità di risoluzione degli incidenti, gestione delle applicazioni, osservabilità, governance, conformità e gestione dei costi, consentono di automatizzare i processi IT ad alta intensità di lavoro e a mitigare in modo proattivo gli eventi ad alto impatto.

Info e iscrizioni: https://bit.ly/ThinkSummitITALY

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Scritto da:

Paola Cozzi

Giornalista Leggi articoli Guarda il profilo Linkedin