Il World Economic Forum propone una prima bozza dei principi alla base della Quantum Computing Governance, con l’obiettivo di guidare l’evoluzione di una delle tecnologie più dirompenti in assoluto secondo binari di sostenibilità etica, economica e sociale e capacità di generare vantaggi per l’umanità intera.


Il quantum computing rappresenta una delle tecnologie emergenti in grado di condizionare con grande impatto il futuro dell’informatica, rivoluzionando totalmente gli attuali concetti dell’elaborazione, per abilitare nuove soluzioni che ci porteranno a sviluppare applicazioni oggi impossibili anche soltanto da immaginare. Il salto dall’informatica classica all’informatica quantistica prospetta un effetto talmente dirompente da rendere difficili le previsioni sugli impatti sociali, economici e politici che deriveranno dalle implementazioni tecnologiche. Per questo motivo, il World Economic Forum ha organizzato un tavolo di lavoro finalizzato alla redazione di una Quantum Computing Governance per cercare di delineare linee di sviluppo condivise tra tutti gli stakeholder, che dovranno farsi carico dei progressi attesi nei prossimi anni da questa tecnologia.

Il lavoro del WEF, sintetizzato nell’insight Quantum Computing Governance Principles ci offre l’occasione per una riflessione a 360° sui temi e sui possibili effetti derivanti dall’impatto di una tecnologia di cui, al di fuori dei laboratori di ricerca, si sa ancora poco o nulla, a cominciare da quando avremo modo di assistere alla diffusione delle applicazioni commerciali effettivamente basate sui sistemi quantistici.

TAKEAWAY

  • Il quantum computing rappresenta un nuovo paradigma nell’ambito dell’elaborazione informatica, di cui si intuiscono potenzialità tali da giustificare il tentativo di regolarne l’evoluzione secondo criteri e principi universalmente condivisi.
  • Il World Economic Forum ha pubblicato la prima versione di Quantum Computing Governance Principles, con l’obiettivo di riunire attorno a un tavolo tutti gli stakeholder impegnati nello sviluppo: dalle big tech corporation alle Istituzioni governative, passando per il mondo della ricerca.
  • L’obiettivo pratico dell’attività di governance proposta risiede nel formulare dei framework che consentano di orientare l’attività degli stakeholder secondo linee condivise dal punto di vista dell’interesse collettivo.

Perché ci serve una Quantum Computing Governance…

Il World Economic Forum ritiene irrimandabile l’esigenza di una Quantum Computing Governance, pur senza la pretesa di giungere a frettolose conclusioni. L’impatto che questa tecnologia potrà avere a livello globale è paragonabile forse soltanto a quello dell’Intelligenza Artificiale, dai cui tentativi di governance sono stati tratti gli spunti metodologici per articolare l’ambizioso lavoro da cui è scaturita questa prima pubblicazione.

Alla base degli intenti che hanno spinto il WEF a intraprendere questa affascinante sfida, ancor prima di cercare di regolarne i principi, vi è la volontà di conoscere le possibili implicazioni che il quantum computing potrebbe aprire a livello socioeconomico, politico ed etico, cercando quindi di trovare delle linee guida che possano accompagnarne lo sviluppo in maniera sostenibile, in grado di produrre vantaggi diffusi alla collettività.

Per governare, occorre in primo luogo conoscere. Più volte ci si è chiesti quali sono i rischi legati all’evoluzione delle tecnologie emergenti. Nel caso del quantum computing diventa piuttosto complesso anche formulare semplici ipotesi, in quanto il suo paradigma si basa su concetti radicati nella fisica quantistica, ma quasi del tutto digiuni in fatto di applicazioni. Se da un lato il quantum computing rappresenta un punto di svolta rispetto all’elaborazione classica, è plausibile che vi sia una soluzione di continuità a livello applicativo, per qui sarà probabile assistere a un’amplificazione dei problemi che già conosciamo, di cui al momento risulta tuttavia complesso valutarne l’effettiva portata.

… e perché ci serve adesso

Nello scenario nascente che abbiamo anticipato, il WEF enfatizza come la Quantum Computing Governance debba assicurare alla collettività un impiego coerente, coesivo, produttivo e benefico di questa tecnologia, collaborando in pianta stabile con gli stakeholder, anche in virtù degli enormi investimenti che il suo sviluppo necessariamente richiede, in modo da orientare e coinvolgere anche i governi, evitando che il tutto venga gestito esclusivamente dalle big tech corporation.

Questo aspetto spiega la volontà di insistere sin d’ora nel cercare di regolamentare una tecnologia le cui applicazioni reali appaiono ancora distanti, per evitare di dover raddrizzare il tiro in un secondo momento, considerando che comunque la ricerca nel quantum computing procede a passo svelto e si riesce finalmente ad avere la percezione di massima dei benefici che deriveranno dalle sue applicazioni.

Un altro aspetto essenziale è il ruolo della divulgazione relativa al quantum computing, una tecnologia al momento praticamente ignota al pubblico generalista, che va in qualche modo coinvolto nel dibattito sia per alimentare la platea degli stakeholder, sia per alimentare la percezione delle possibili ricadute sociali che interverranno appena l’informatica quantistica uscirà dallo scrigno dorato dei quantum lab. È, dunque, indispensabile che la popolazione di tutto il pianeta inizi a prendere atto delle potenzialità del quantum computing. Ed è necessario agire tempestivamente in questa direzione.

Le linee guida della Quantum Computing Governance

La proposta di Quantum Computing Governance redatta dal World Economic Forum prevede una struttura alla cui sommità vi sono nove temi specifici e sette valori fondamentali, applicabili in maniera trasversale ai temi di volta in volta coinvolti.

La struttura della Quantum Computing Governance definita dal World Economic Forum (Fonte: https://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)
La struttura della Quantum Computing Governance definita dal World Economic Forum (Fonte: World Economic Forumhttps://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)

I sette valori fondamentali individuati dal World Economic Forum sono i seguenti:

  • bene comune: il quantum computing deve produrre benefici all’intera umanità
  • responsabilità: tutti gli stakeholder devono garantire che il quantum computing non venga usato per scopi eticamente non condivisibili
  • inclusione: le applicazioni del quantum computing non devono creare discriminazioni o agire in maniera divisiva
  • equità: le potenzialità del quantum computer vanno rese disponibili nel modo più equo possibile, anche nei confronti dei soggetti più vulnerabili e delle nazioni più svantaggiate
  • non malevolenza: gli stakeholder devono impegnarsi affinché le applicazioni del quantum computing non siano pericolose per l’uomo
  • accessibilità: le tecnologie e le conoscenze del quantum computing vanno condivise a livello generale, in modo che si generi una cultura diffusa sia per quanto riguarda lo sviluppo che per quanto concerne il suo utilizzo
  • trasparenza: tutte le parti in causa – vale a dire consumatori, sviluppatori e legislatori – devono operare motivando le loro intenzioni in modo trasparente

I nove temi fondamentali attorno a cui ruotano i principi della Quantum Computing Governance sono rispettivamente:

  • capacità di trasformazione
  • accesso all’infrastruttura hardware
  • open innovation
  • creare awareness
  • sviluppo della forza lavoro
  • cybersecurity
  • privacy
  • standardizzazione
  • sostenibilità
I principi della Quantum Computing Governance (Fonte: https://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)
I principi della Quantum Computing Governance secondo il WEF
(Fonte: World Economic Forum – https://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)

Il lavoro del WEF, sintetizzato nell’insight Quantum Computing Governance Principles ci offre l’occasione per una riflessione a 360° sui temi e sui possibili effetti derivanti dall’impatto di una tecnologia di cui, al di fuori dei laboratori di ricerca, si sa ancora poco o nulla, a cominciare da quando avremo modo di assistere alla diffusione delle applicazioni commerciali effettivamente basate sui sistemi quantistici.

Perché ci serve una Quantum Computing Governance…

Il World Economic Forum ritiene irrimandabile l’esigenza di una Quantum Computing Governance, pur senza la pretesa di giungere a frettolose conclusioni. L’impatto che questa tecnologia potrà avere a livello globale è paragonabile forse soltanto a quello dell’Intelligenza Artificiale, dai cui tentativi di governance sono stati tratti gli spunti metodologici per articolare l’ambizioso lavoro da cui è scaturita questa prima pubblicazione.

Alla base degli intenti che hanno spinto il WEF a intraprendere questa affascinante sfida, ancor prima di cercare di regolarne i principi, vi è la volontà di conoscere le possibili implicazioni che il quantum computing potrebbe aprire a livello socioeconomico, politico ed etico, cercando quindi di trovare delle linee guida che possano accompagnarne lo sviluppo in maniera sostenibile, in grado di produrre vantaggi diffusi alla collettività.

Per governare, occorre in primo luogo conoscere. Più volte ci si è chiesti quali sono i rischi legati all’evoluzione delle tecnologie emergenti. Nel caso del quantum computing diventa piuttosto complesso anche formulare semplici ipotesi, in quanto il suo paradigma si basa su concetti radicati nella fisica quantistica, ma quasi del tutto digiuni in fatto di applicazioni. Se da un lato il quantum computing rappresenta un punto di svolta rispetto all’elaborazione classica, è plausibile che vi sia una soluzione di continuità a livello applicativo, per qui sarà probabile assistere a un’amplificazione dei problemi che già conosciamo, di cui al momento risulta tuttavia complesso valutarne l’effettiva portata.

… e perché ci serve adesso

Nello scenario nascente che abbiamo anticipato, il WEF enfatizza come la Quantum Computing Governance debba assicurare alla collettività un impiego coerente, coesivo, produttivo e benefico di questa tecnologia, collaborando in pianta stabile con gli stakeholder, anche in virtù degli enormi investimenti che il suo sviluppo necessariamente richiede, in modo da orientare e coinvolgere anche i governi, evitando che il tutto venga gestito esclusivamente dalle big tech corporation.

Questo aspetto spiega la volontà di insistere sin d’ora nel cercare di regolamentare una tecnologia le cui applicazioni reali appaiono ancora distanti, per evitare di dover raddrizzare il tiro in un secondo momento, considerando che comunque la ricerca nel quantum computing procede a passo svelto e si riesce finalmente ad avere la percezione di massima dei benefici che deriveranno dalle sue applicazioni.

Un altro aspetto essenziale è il ruolo della divulgazione relativa al quantum computing, una tecnologia al momento praticamente ignota al pubblico generalista, che va in qualche modo coinvolto nel dibattito sia per alimentare la platea degli stakeholder, sia per alimentare la percezione delle possibili ricadute sociali che interverranno appena l’informatica quantistica uscirà dallo scrigno dorato dei quantum lab. È, dunque, indispensabile che la popolazione di tutto il pianeta inizi a prendere atto delle potenzialità del quantum computing. Ed è necessario agire tempestivamente in questa direzione.

Le linee guida della Quantum Computing Governance

La proposta di Quantum Computing Governance redatta dal World Economic Forum prevede una struttura alla cui sommità vi sono nove temi specifici e sette valori fondamentali, applicabili in maniera trasversale ai temi di volta in volta coinvolti.

La struttura della Quantum Computing Governance definita dal World Economic Forum (Fonte: https://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)
La struttura della Quantum Computing Governance definita dal World Economic Forum (Fonte: World Economic Forumhttps://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)

I sette valori fondamentali individuati dal World Economic Forum sono i seguenti:

  • bene comune: il quantum computing deve produrre benefici all’intera umanità
  • responsabilità: tutti gli stakeholder devono garantire che il quantum computing non venga usato per scopi eticamente non condivisibili
  • inclusione: le applicazioni del quantum computing non devono creare discriminazioni o agire in maniera divisiva
  • equità: le potenzialità del quantum computer vanno rese disponibili nel modo più equo possibile, anche nei confronti dei soggetti più vulnerabili e delle nazioni più svantaggiate
  • non malevolenza: gli stakeholder devono impegnarsi affinché le applicazioni del quantum computing non siano pericolose per l’uomo
  • accessibilità: le tecnologie e le conoscenze del quantum computing vanno condivise a livello generale, in modo che si generi una cultura diffusa sia per quanto riguarda lo sviluppo che per quanto concerne il suo utilizzo
  • trasparenza: tutte le parti in causa – vale a dire consumatori, sviluppatori e legislatori – devono operare motivando le loro intenzioni in modo trasparente

I nove temi fondamentali attorno a cui ruotano i principi della Quantum Computing Governance sono rispettivamente:

  • capacità di trasformazione
  • accesso all’infrastruttura hardware
  • open innovation
  • creare awareness
  • sviluppo della forza lavoro
  • cybersecurity
  • privacy
  • standardizzazione
  • sostenibilità
I principi della Quantum Computing Governance (Fonte: https://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)
I principi della Quantum Computing Governance secondo il WEF
(Fonte: World Economic Forum – https://www3.weforum.org/docs/WEF_Quantum_Computing_2022.pdf)

Chi sono gli stakeholder del quantum computing

La Quantum Computing Governance dovrebbe costituire un punto di riferimento per orientare l’azione dei legislatori, cercando di inquadrare la tecnologia entro binari coerenti con l’interesse collettivo, senza creare vincoli e barriere al potenziale dello sviluppo e alla necessaria competitività sui mercati di cui necessitano gli investitori.

L’insight Quantum Computing Governance Principles individua ben sette categorie di stakeholder, con l’obiettivo di coinvolgerle in maniera attiva nei lavori di definizione delle linee guida:

1) governi

2) università e ricerca

3) organizzazioni internazionali

4) aziende che utilizzano la tecnologia

5) aziende che sviluppano la tecnologia

6) sviluppatori

7) consumatori

Tutte le categorie identificate dal WEF devono in qualche modo contribuire alla formazione delle linee guida, beneficiando al tempo stesso dei framework che verranno implementati e puntualmente aggiornati di pari passo con l’evoluzione della tecnologia. Senza un’azione congiunta e cross disciplinare, capace di coinvolgere più punti di vista, formulando un quadro realistico di tutti gli interessi in gioco, diventerebbe molto complesso rendere rappresentativo e di conseguenza utile il risultato di questo lavoro.

La volontà di coinvolgere sin da subito i governi è orientata a renderli consapevoli delle potenzialità del quantum computing, favorendo l’investimento pubblico e creando quel know-how indispensabile per normare le sue applicazioni, evitando di arrivare in ritardo, come quasi sempre accade in un contesto in cui la tecnologia corre molto più veloce di chi deve tenere conto di tutte le sue possibili ricadute e agire al tempo stesso nell’interesse della collettività. 

Le aspettative sulla Quantum Computing Governance: è forse troppo presto?

Il World Economic Forum si presenta quale soggetto autorevole per coordinare i lavori di una proposta di governance per una disciplina emergente come il quantum computing, ma è bene precisare come lo sviluppo tecnologico sia ancora in fase embrionale e l’iniziativa di regolamentazione costituisce soltanto la prima fase di un lungo percorso, per ora focalizzato soprattutto sulla fase di conoscenza.

L’azione del WEF fa tesoro di quanto già svolto per altre tecnologie, avendo oltretutto verificato i pro e i contro dell’iniziativa e al tempo stesso appare chiaro come il quantum computing non vada in alcun modo visto o equiparato a una sorta di evoluzione del classical computing, ma agire secondo presupposti totalmente nuovi.

Al di là delle buone intenzioni dal punto di vista etico, è interessante notare come i principi espressi nelle linee guida costituiscano delle vere e proprie call to action, a cui dare concretamente una risposta nella fase di sviluppo della tecnologia, evitando che prevalga sin da subito l’interesse speculativo o si crei la classica situazione di far west, in cui le big tech corporation riescono a fare per anni il bello e il cattivo tempo, spesso a discapito dell’interesse collettivo.

Per queste e tutte le questioni di dettaglio che l’insight Quantum Computing Governance Principles affronta in una quarantina di pagine dalla piacevole lettura, sarà fondamentale il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, per scrivere insieme le linee guida attorno a cui orientare il futuro dell’informatica quantistica.

La principale nota di merito risiede proprio in questo aspetto: avere catturato l’attenzione generale sugli obiettivi fondamentali, mettendo attorno a un tavolo sia gli attori che ogni giorno sono protagonisti nella ricerca e sviluppo del quantum computing sia gli organi istituzionali che dovranno assecondare e sostenere i loro lavori. Non ci resta che seguirne l’evoluzione.

Scritto da:

Francesco La Trofa

Giornalista Leggi articoli Guarda il profilo Linkedin