Video intervista ad Antonio Furlanetto, Futurista e Risk Manager, docente di Risk Management Anticipante e Amministratore Delegato di Skopia

Il Risk Management è una disciplina fondamentale per le aziende; tuttavia, necessita di una evoluzione; o meglio, di una integrazione con metodologie basate sulla previsione strategica di natura qualitativa, per far fronte alle cosiddette incertezze autentiche ed ai rischi ad esse connesse.

A differenza dei Future Studies e del Corporate Foresight, il Risk Management tradizionale ha un taglio quantitativo, legato all’analisi di dati e alla proiezione prospettica di serie storiche. Nonostante gli avanzamenti tecnologici e metodologici, le pratiche di Risk Management hanno palesato nel tempo dei limiti legati all’approccio “azienda-centrico” delle analisi svolte, incapaci di cogliere aspetti sociali ed eco-sistemici di alcuni rischi. Un divario che richiede l’integrazione del Risk Management con le pratiche di Corporate Foresight. 

In questa intervista, con il supporto di uno dei massimi esperti del tema in Italia, Antonio Furlanetto, Futurista e Risk Manager, docente di Risk Management Anticipante e Amministratore Delegato di Skopia, approfondiamo l’evoluzione del Risk Management e la progressiva combinazione con i metodi derivanti dagli Studi di Futuro

Le pratiche di Risk Management – condivide in apertura Antonio – nascono e vengono formalizzate già nel corso degli anni ’90 del secolo scorso. La rapida evoluzione della disciplina l’ha portata ad essere una pratica consolidata dapprima nelle aziende del settore Finance e, più in generale, nelle grandi multinazionali, estendendosi poi anche ad aziende di altri settori e di dimensioni inferiori, anche grazie all’introduzione di normative stringenti e al riconoscimento di standard internazionali che, oggi, definiscono le best practice da tenere e gli elementi per poter ricevere le certificazioni internazionali (ne sono un un esempio gli standard della famiglia ISO 31000).  

Essendo focalizzato sullo studio di trend e di incertezze prevedibili, il Risk Management è assimilabile al forecasting, ossia alle previsioni quantitative di breve-medio termine basate su dati storici (anche se, oggi, con i modelli predittivi definiti attraverso tecniche di intelligenza artificiale è possibile spingersi molto in là con le previsioni).  

Con l’apporto di concetti, metodi e principi legati ai Futures Studies e al Corporate Foresight, il Risk Management è andato arricchendosi di una componente complementare legata all’analisi qualitativa di incertezze non rilevabili dai dati, ma da informazioni e notizie potenzialmente importanti per comprendere scenari alternativi e rischi inaspettati nel lungo termine.

Questa integrazione è stata oggetto degli studi di Antonio Furlanetto in collaborazione con il Prof. Roberto Poli, da cui è scaturito, nel 2018, il concetto di Risk Management Anticipante, un connubio delle due discipline – Risk Management e Foresight – orientato ad individuare le cosiddette incertezze autentiche, ossia quelle più ambigue e vicine al limite dell’inconoscibilità, riuscendo a dare una definizione rigorosa dei cosiddetti rischi emergenti, rischi sistemici e rischi di transizione

Scritto da:

Nicholas Chilese

Autore (aspirante giornalista) Leggi articoli Guarda il profilo Linkedin