La sezione di Tech4Future dedicata all’analisi dell’evoluzione delle soluzioni tecnologie nell’ambito della robotica, alla loro applicazione e all’analisi dei possibili impatti (in termini di opportunità, benefici, sfide e rischi) sul nostro futuro
Il business della robotica è un fenomeno che va ben oltre la sua dimensione tecnologica. I robot sono in grado di automatizzare e rendere più efficienti i processi dei principali settori produttivi, compensando il grande gap, in termini di forza lavoro e di competenze, atteso negli anni a venire. Secondo tale prospettiva, la robotica diventa un abilitatore fondamentale dell’Industria 5.0 e della Società 5.0.
Un inedito studio sulle prestazioni di robot autonomi governati da sistemi AI allenati per mezzo di dataset disponibili gratuitamente in rete, quantifica come la rete neurale CLIP di OpenAI amplifichi su larga scala una serie di stereotipi ritenuti “tossici”.
Un team di ricercatori italiani - avvalendosi di tecniche di intelligenza artificiale - ha messo a punto una pelle biomimetica da integrare sulla superficie dei robot, aprendo a prospettive di impiego che spaziano dalla medicina all’industria 4.0.
Uno studio del Robotics Institute della Carnegie Mellon University affronta il tema dell’allocazione delle funzioni all’interno dei gruppi di lavoro uomo-robot, tentando un metodo che - in un’economia dei costi - aiuta a determinare quali compiti spettano alle macchine e quali all’essere umano.
Una nuova tecnica di machine learning, in grado di apprendere a correlare i dati provenienti dalla percezione visiva a dalla percezione audio, affina - nelle macchine - il processo di comprensione e di interpretazione del mondo reale.
La ricerca nel campo della microrobotica è da tempo tesa a esplorare la riconfigurazione collettiva su scala micro, per superare definitivamente i limiti imposti dai micrometri e aprire sempre di più alle applicazioni in settori quali Ambiente e Biomedicina.
Una riflessione sul comparto italiano della robotica, non tanto per enunciarne cifre e valori numerici, quanto per coglierne alcuni passaggi, soffermandoci sull’attività di ricerca, sul gap ancora esistente tra questa e il mercato e sull’importanza della formazione per stare al passo con la trasformazione tecnologica.
Un metodo di recente sviluppo tenta un nuovo approccio al rilevamento - da parte dei sistemi di visione artificiale - di quanto non pienamente visibile all’interno di spazi non strutturati, riuscendo a segmentare sia quello che dell’oggetto si percepisce, sia quello che non si vede perché nascosto.
Nel paper “Artificial Intelligence in Robotics”, a cura dell’International Federation of Robotics di Francoforte, una riflessione che guarda al futuro, al potenziale del mercato che vede l’AI intervenire nella programmazione robotica e ai trend della ricerca, con uno sguardo anche agli standard di sicurezza.
Dalle scienze cognitive, un possibile metodo di insegnamento-apprendimento affinché l’essere umano - nei luoghi di lavoro, nei luoghi di cura o in ambito domestico - possa interagire e collaborare in modo sempre più efficace con i robot.
La meccatronica, settore più avanzato della manifattura meccanica, vede l’Italia tra i protagonisti nella ricerca applicata, che beneficia dell’impiego sempre più ampio delle tecniche di intelligenza artificiale.
Le vendite dei robot industriali crescono e sarà un trend sempre più dominante. Il fattore AI è essenziale al loro sviluppo e alla ricerca, dove l’Italia è protagonista. Lo sottolinea lo scienziato Antonio Bicchi, docente di Robotica e presidente I-RIM, Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti.
La macchine agricole autonome, oltre a risolvere il problema della carenza di manodopera globale, promettono di produrre più derrate alimentari con meno sforzo e meno impatto sull'ambiente.
Un recente studio del Massachusetts Institute of Technology apre a riflessioni sulle possibilità - per i robot - che derivano dal “capire il proprio ambiente”, in particolare in quegli ambiti in cui i loro compiti prevedono l’interazione continua con l’essere umano.
Lo sviluppo del fotovoltaico richiederà la necessità di un più attento monitoraggio delle infrastrutture esistenti, per assicurare la loro perfetta funzionalità. Da qui l’importanza dei droni e delle tecniche AI, finalizzate a garantire autonomia e maggiore intelligenza ai primi.
I dispositivi robotici sono presenti da lungo tempo all’interno dei magazzini, in aiuto alla forza lavoro umana. Ma l’emergenza pandemica ha accelerato l’evoluzione di tale dinamica, portando a un aumento significativo - a livello globale - della presenza degli Autonomous Mobile Robots (AMR) - robot mobili autonomi - a supporto dell’efficienza logistica.
La NASA, con l’intenzione di dare nuovo impulso alle attività di estrazione di minerali dalla superficie lunare per mezzo di robot, stanzia 500.000 dollari a favore dell’Università dell'Arizona per un progetto volto a mettere a punto nuovi metodi per la raccolta delle risorse lunari, utilizzando, in particolare, sciami di robot autonomi e nuove tecniche di scavo.
Se il posizionamento degli impianti vertebrali a mano libera è stato associato, in passato, a tassi di imprecisione elevati, con complicanze di tipo neurologico e vascolare, qual è, oggi, il grado di precisione dei più recenti sistemi robotici per la chirurgia spinale?
Per la diagnosi e la cura del diabete l’innovazione tecnologica viene in aiuto. Tre diverse ricerche stanno mettendo a punto soluzioni in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Ecco in che modo.
Dalla Virginia Commonwealth University, un bastone per non vedenti con sistema AI a bordo e interfaccia "robotic roller tip", in grado di aiutarli a determinare la propria posizione nello spazio e a pianificare un percorso verso un obiettivo preciso.
I galleggianti robotici consentono agli scienziati di stimare con maggiore precisione come il carbonio fluisce dall'atmosfera agli oceani, gettando nuova luce sul suo ciclo globale e sulle correlazioni di quest’ultimo con i cambiamenti climatici.
Il recente studio di un ricercatore del Politecnico di Zurigo offre un quadro concettualmente nuovo nella progettazione e implementazione di dispositivi neuro-robotici destinati ai pazienti amputati.
Un team di studiosi dell’Università di Singapore ha trovato un modo per affinare le capacità sensoriali dei robot tramite un polimero autoriparante e innervato artificialmente.
Un gruppo di studiosi americani ha formulato un metodo per allenare i robot alle superfici impervie, creando un parallelismo con il comportamento dell’uomo. Il risultato è un software innovativo che li abitua alle difficoltà e aumenta, al contempo, le possibilità di successo nelle missioni di emergenza.
Un team internazionale ha messo a punto il primo sciame di minuscoli droni in grado di individuare in modo autonomo le fonti di fughe di gas all'interno di spazi chiusi complessi.
La Robotic Process Automation (RPA) impiega i robot software per automatizzare i processi ripetitivi tradizionalmente svolti dagli operatori umani, incrementando l’efficienza generale e riducendo contestualmente gli errori durante l’esecuzione. Tra i fattori del suo crescente successo vi sono la relativa semplicità di implementazione e i tempi rapidi nel ritorno di investimento.
Un drone di generazione avanzata può geolocalizzare gli odori cattivi che provengono dagli impianti di trattamento delle acque reflue, derivanti a loro volta da scarti industriali. Una conclusione a cui sono giunte due delle più importanti realtà accademiche della Catalogna, effettuando degli esperimenti in loco.
Minuscole particelle semoventi paragonabili a "nanonuotatori" sono in grado di muoversi autonomamente e agilmente attraverso microscopici labirinti e materiale poroso a una velocità venti volte superiore rispetto a quella di altre particelle passive, aprendo a nuove applicazioni di nanorobotica in campo biomedico e ambientale.
Un team tedesco sta lavorando a una nuova generazione di strumenti robotici - più leggeri, più manovrabili e sicuri dei componenti rigidi in uso oggi - creati dalla combinazione di muscoli e nervi derivati da materiali polimerici intelligenti.
In futuro l’intelligenza artificiale sarà sempre più pervasiva, dalle app alla robotica, e si fa strada la possibilità di vedere attuate tecniche AI che imitano la cognizione umana per eseguire un'ampia varietà di compiti e affrontare situazioni.