I video di Tech4Future – LIVE TALK
Promosso ed organizzato da Tech4Future, il Live Talk “Scienza e tecnologie emergenti: aspetti etici, responsabilità e il passaggio dall’innovation alla governance” ci hanno permesso di analizzare, insieme ai nostri ospiti, alcuni dei temi “più caldi” del momento. Quello legato all’etica e alla responsabilità delle persone nei confronti dell’innovazione tecnologica.
I più recenti traguardi della ricerca scientifica – grazie ai quali ingegneria, neuroscienze, genomica, chimica, matematica e informatica diventano discipline trasversali – e le tecnologie emergenti, tra cui intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologie e biotecnologie, pongono alcuni interrogativi sull’uso che ne fa l’uomo e sugli scopi di tale utilizzo.
Robot umanoidi, nanotecnologie e computazione stanno segnando in modo importante la metodologia della ricerca scientifica, fungendo da strumenti capaci di guidarla e di potenziarla. Strumenti in cui ingegneria, neuroscienze, genomica, chimica, fisica, matematica e informatica diventano discipline trasversali, applicate ad ambiti diversi, dalla medicina alla sostenibilità ambientale, dalla farmaceutica alla produzione di energia, come spiega Giorgio Metta, scienziato, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, nonché “papà” del robot umanoide iCub e professore di robotica cognitiva presso l’Università di Playmouth, nel Regno Unito, nell’intervista pubblicata da Tech4Future qualche mese fa.
Tuttavia, il rapporto tra le nuove tecnologie e colui che le pensa, le sviluppa, le mette al mondo – ovvero l’uomo – non è affatto limpido e lineare.
Come discusso nel corso dell’evento realizzato da Tech4Future, gli algoritmi e i sistemi di intelligenza artificiale, per esempio, hanno il potere di diffondere e rafforzare stereotipi e pregiudizi di genere, che rischiano di emarginare le donne su scala globale. Considerando la crescente presenza dell’AI nelle nostre società, questo potrebbe mettere le donne nella condizione di rimanere indietro nella sfera lavorativa, economica, politica e sociale, come sottolinea spesso Darya Majidi, esperta di informatica, AI e trasformazione digitale, imprenditrice con, all’attivo, alcune aziende High Tech in Italia e all’estero, fondatrice della comunità Donne 4.0 e autrice dei libri “Donne 4.0” e “Sorellanza Digitale”.
Vittima e, insieme, carnefice di se stesso, impaurito dai cambiamenti profondi e rapidi del digitale e, allo stesso tempo, avido nel farne un uso e consumo per fini propri, l’uomo (inteso come essere umano, non come identità d genere), all’interno di tale rapporto, fa mostra di comportamenti, di modi e di scopi, divenuti, in questi ultimi anni, oggetto di una riflessione dal respiro ampio, il cui nocciolo è “che cosa” vogliamo farne di quello che abbiamo creato e “come” intendiamo farlo.
In questa fase – osserva Luciano Floridi, filosofo, professore di filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford, nonché direttore del Digital Ethics Lab presso l’Oxford Internet Institute dello stesso Ateneo – non è più l’innovazione tecnologica in sé ciò che fa la differenza, ma è che cosa ne facciamo di questa innovazione. Non è alla digital innovation, ma è alla governance, alla “gestione” del digital, che ora dobbiamo guardare [l’approfondimento nell’intervista condotta da Paola Cozzi al prof. Floridi pubblicata su Tech4Future].
Al termine del primo ventennio del XXI secolo, il nocciolo di tali interrogativi, quando pensiamo a scienza e tecnologie emergenti, è: che cosa ne fa l’uomo dell’innovazione che ha creato? E “come” intende farlo?
Il focus, oggi, si sposta dall’innovazione alla sua governance, ovvero alla sua gestione, con tutta una serie di questioni aperte da affrontare, che riguardano gli impatti sulla società, la parità di genere, l’educazione, il mondo del lavoro, solo per citarne alcuni.
Ne abbiamo discusso lo scorso 18 gennaio 2021 insieme a:
- Darya Majidi, esperta di AI e trasformazione digitale, imprenditrice e fondatrice delle comunità Donne 4.0 e Fem4Action
- Luciano Floridi, filosofo, docente di filosofia ed etica dell’informazione presso l’Università di Oxford
- Giorgio Metta, scienziato, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia
- Nicoletta Boldrini, direttrice responsabile di Tech4Future
A moderare l’evento, la responsabile di redazione di Tech4Future, Paola Cozzi.