Il report Super Smart Society: verso un futuro più sostenibile, resiliente e umano centrico, pubblicato da The European House – Ambrosetti, ci offre l’occasione per individuare spunti di riflessione sul ruolo e sull’evoluzione della tecnologia nel costruire una forma di benessere resiliente e davvero collettivo.

TAKEAWAY

  • Il report Super Smart Society: verso un futuro più sostenibile, resiliente e umano centrico individua in metaverso, robotica, bioeconomia, decarbonizzazione, transizione ecologica e digitalizzazione della PA i temi chiave della Società 5.0
  • Il concetto di Società 5.0 nasce nel 2016 grazie ad una ricerca giapponese, condotta da Hitachi e dall’Università di Tokyo, che ricorda per molti aspetti l’attuale metaverso
  • La Società 5.0 è una data-driven society che vede nelle tecnologie emergenti il suo principale abilitatore. L’Intelligenza Artificiale assume un ruolo chiave nell’analisi dell’enorme quantità di dati che vengono generati dai miliardi di device che ogni giorno animano la Super Smart Society.

La Società 5.0 è il tema centrale di Super Smart Society: verso un futuro più sostenibile, resiliente e umano centrico, undicesimo rapporto annuale curato dalla Innotech Community di The European House – Ambrosetti, presentato a Milano lo scorso 26 maggio nel contesto della Technology Forum Week 2022.

I sottotemi attraverso cui dare forma ad una Società 5.0 sono stati individuati in metaverso, robotica, bioeconomia, decarbonizzazione, transizione ecologica e digitalizzazione della PA, argomenti che in buona parte coincidono con i contenuti delle missioni del PNRR, che per l’Italia rappresenta un treno fondamentale per non perdere la corsa verso l’innovazione, dove attualmente, secondo le analisi della Innotech Community, figurerebbe soltanto al 18esimo posto tra i 22 paesi analizzati in Europa.

Ma cos’è la Società 5.0? Per quale motivo il recepimento su larga scala del suo paradigma tecnologico potrebbe essere una soluzione vincente nella direzione di uno sviluppo realmente sostenibile, inclusivo e umano centrico?

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Società 5.0: cos’è la quinta evoluzione sociale, un’idea che viene dal Giappone

La definizione di Società 5.0 deriva direttamente da Society 5.0: a people-centric Super-smart Society, promosso dal Governo del Giappone sulla base dello studio condotto da Hitachi-UTokyo Laboratory (H-UTokyo Lab), fondato nel 2016 da un’iniziativa congiunta di Hitachi e dell’Università di Tokyo.

La definizione originale cita testualmente: Attraverso un’iniziativa che fonde lo spazio fisico (mondo reale) e il cyberspazio sfruttando l’ICT nel pieno delle sue potenzialità, proponiamo una forma ideale per la società del futuro: una Super Smart Society che porterà benessere alle persone. Ai tempi non lo chiamavano ancora metaverso, ma appare chiaro che il nesso tra tecnologia e le attività che svolgiamo ogni giorno sia ormai talmente radicato, al punto che in molti frangenti si fatica persino a rimarcare un’effettiva differenza tra la sfera digitale e quella reale.

La Società 5.0 costituisce l’ideale proseguimento della Società 4.0, o Società dell’Informazione, in cui le piattaforme ICT costituiscono la base tecnologica per un’economia basata quasi esclusivamente sul profitto. Oltre a rimanere fortemente vincolato alla manualità delle operazioni, tale modello sta diventando sempre meno sostenibile dal punto di vista ambientale e socio-economico, allontanandosi in maniera irreversibile dalle esigenze delle persone e dalla futuribilità del pianeta.

Dalla società 1.0 alla società 5.0, la caratteristiche di ciascuna "era evolutiva" della società che ha portato al moderno concetto di Società 5.0, una data-driven society che vede nelle tecnologie emergenti il suo principale abilitatore
Dalla società 1.0 alla società 5.0, la caratteristiche di ciascuna “era evolutiva” della società che ha portato al moderno concetto di Società 5.0, una data-driven society che vede nelle tecnologie emergenti il suo principale abilitatore

La Società 5.0 rappresenta un’evoluzione sotto vari punti di vista, in primo luogo tecnologica. La trasformazione digitale in atto viene sostenuta dall’Intelligenza Artificiale, in grado di supportare l’uomo nell’analisi dell’enorme quantità di dati che i sistemi IoT acquisiscono continuamente nel fare da ponte tra il mondo reale e il mondo virtuale.

Secondo lo studio di H-UTokyo Lab, la Società 5.0: “Sarà una società centrata sull’uomo che, attraverso l’altro grado di fusione tra il cyberspazio e lo spazio fisico, sarà in grado di bilanciare il progresso economico con la risoluzione dei problemi sociali […] indipendentemente da luogo, età, sesso o lingua, per garantire che tutti i cittadini possano condurre una vita di qualità, piena di comfort e vitalità”.

Secondo lo studio sintetizzato in Super Smart Society: verso un futuro più sostenibile, resiliente e umano centrico, per rispondere con successo alla sfida della sostenibilità che ci attende nel futuro prossimo, la Società 5.0 è imperniata su tre pilastri fondamentali:

  • La transizione verso il modello Society 5.0 e Productivity Revolution, attraverso l’utilizzo di tecnologie IoT, Big Data e Intelligenza Artificiale;
  • La creazione di comunità resilienti, rispettose dell’ambiente e attrattive, attraverso le Future City Initiatives per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite;
  • L’empowerment delle generazioni future e delle donne attraverso una rivoluzione nello sviluppo delle risorse umane al fine di sfruttare al meglio le ricche capacità creative e comunicative, concentrandosi sugli obiettivi di genere degli SDGs.
I pilastri della società 5.0: le sfide scoiali, le tecnologie e gli approcci che definiscono la nuova Super Smart Society
I pilastri della società 5.0: le sfide scoiali, le tecnologie e gli approcci che definiscono la nuova Super Smart Society

Il paradigma 5.0 per affrontare con successo le sfide globali

Il paradigma 5.0 vede il mondo reale quale un inesauribile contenitore di dati, rielaborati dall’Intelligenza Artificiale nel mondo digitale, per essere rimessi in circolo nel mondo reale attraverso applicazioni capaci di creare un impatto favorevole sulla vita delle persone.

Il linguaggio dell’innovazione non dovrà più limitarsi esclusivamente alla ricerca del massimo profitto, ma prevedere tra le proprie keyword termini come uguaglianza, equità, solidarietà, sostenibilità, inclusione e cambiamento.

Le previsioni su scala globale lasciano intuire una serie di dinamiche pressoché certe, come l’invecchiamento globale della popolazione. Per ragionare in termini efficaci sulla ultra-aging society che ci attende, secondo lo studio Super Smart Society: verso un futuro più sostenibile, resiliente e umano centrico occorrerà agire lungo due direzioni: massimizzare la lunghezza di una vita sana e favorire ambienti che consentano ai soggetti fragili di convivere in maniera indipendente.

L’innovazione tecnologica sta aiutando moltissimo in tal senso, a cominciare dalla medicina. Il settore healthcare è più che mai famelico di tecnologia. L’Intelligenza Artificiale si sta rivelando provvidenziale nell’ambito del drug discovery e dell’accuratezza delle indagini diagnostiche, vedendo ciò che l’occhio umano spesso trascura o non è fisicamente in grado di percepire.

Le nanotecnologie e la stampa 3D promettono scoperte eccezionali e sin d’ora consentono di replicare con successo la creazione di molti tessuti umani, oltre a favorire la loro naturale rigenerazione.

Quanto agli aspetti paziente-centrici, non possiamo trascurare il contributo della robotica nell’assistenza domiciliare e ospedaliera. La realtà virtuale e la realtà aumentata sono già sperimentate con successo nella terapia del dolore, nel supporto psicologico e nel miglioramento delle condizioni di vita dei soggetti affetti da patologie neurodegenerative.

La sfida all’invecchiamento globale è soltanto uno dei fronti che vede le tecnologie del paradigma 5.0 schierate in prima linea. Un altro aspetto fondamentale è identificato nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’ONU, contesto in cui la Società 5.0 può essere operativamente declinata in nove differenti settori:

  • Città e Regioni
  • Energia
  • Prevenzione e mitigazione dei disastri naturali
  • Salute e medicina
  • Agricoltura e alimentazione
  • Soluzioni logistiche
  • Manifattura e servizi
  • Finanza
  • Servizi pubblici

I pilastri tecnologici della Super Smart Society

La Super Smart Society vede nella tecnologia il suo principale abilitatore, in quanto è proprio l’ICT a garantire la possibilità di fusione tra mondo reale e mondo virtuale che dà origine alla Società 5.0. Si tratta di un complesso digital twin che si alimenta continuamente di dati da analizzare per produrre ricchezza digitale, a sua volta capace di tradursi in benefici reali per le persone.

Secondo una recente analisi di IDC, ripresa dallo studio di The European House – Ambrosetti, i dati digitali cresceranno ogni anno con un incremento medio del 23%. I dati vengono generati attraverso una serie di device non-IoT (smartphone, tablet, PC) e IoT (wearable, smart home, assistenti virtuali, ecc.).

I device in questione sono miliardi di dispositivi che generano un impatto ambientale molto pronunciato, in termini di produzione (processi e materie prime), utilizzo (energia impiegata) e gestione del loro fine vita (smaltimento). Questo sarà uno dei temi fondamentali da affrontare in termini di sviluppo sostenibile della tecnologia. Secondo le stime di China Central Television, entro il 2025, il solo mercato cinese vedrà la dismissione di oltre sei miliardi di dispositivi tecnologici.

Oltre ai temi legati nello specifico alla sostenibilità economica ed ambientale, vedremo alcune tecnologie assumere un ruolo chiave nel corso dello sviluppo della Società 5.0. La connettività, ed in particolare la tecnologia 5G, è vista quale un abilitatore fondamentale per garantire ai device e alle applicazioni di comunicare tra loro con una latenza ottimale. Sono le ragioni per cui la Commissione per la banda larga per lo sviluppo sostenibile costituita nel 2010 da UIT e UNESCO ha definito i criteri utili a diffondere, a livello mondiale, la banda larga entro il 2025. Tra queste iniziative figura la formazione, da parte di tutti i Paesi, di uno specifico Piano Nazionale per l’adozione della connessione a banda larga.

Altrettanto importante sarà il ruolo dei super computer (HPC – High Performance Computing), con l’arrivo della tanto attesa classe exascale e dei grandi sistemi per lo storage dei dati, nella duplice direzione del cloud computing e dell’edge computing. Oltre alla rapidissima diffusione in cloud dei modelli Infrastructure-as-a-Service (IaaS) e Platform-as-a-Service (PaaS), le architetture edge saranno coinvolte in misura sempre maggiore, in quanto la rapida diffusione dei device IoT farà sì che entro il 2025 almeno il 75% dei dati abbia origine al di fuori dei tradizionali data center (fonte Gartner, 2021).

La Società 5.0 sarà dunque una data-driven society capace di trovare la propria applicazione in ambiti come la medicina di precisione, la robotica domestica, la robotica industriale, le smart grid, la guida autonoma, le smart city, la finanza decentralizzata, i digital twin e moltissimi altri, che concorreranno a creare i metaversi di una società dove la tecnologia dovrà assumere un valore strumentale e umano-centrico.

Società 5.0 e Industria 5.0

I principi fondamentali della Società 5.0 hanno costituito una fondamentale fonte di ispirazione per la definizione dell’Industria 5.0, coniata nel 2021 dalla Commissione Europea, che ne ha illustrato i presupposti nell’ispiratissimo report Towards a sustainable, human-centric and resilient European industry.

Mentre la Società 5.0 si pone come una vera e propria evoluzione della precedente Società dell’Informazione, l’Industria 5.0 non mira a superare il paradigma tecnologico dell’Industria 4.0 ma a rendere le sue applicazioni compatibili con i criteri di sostenibilità ed inclusione necessari per dare luogo ad un sistema socio-economico realmente umano-centrico.

Società 5.0 e Industria 5.0 hanno inoltre un fondamentale punto in comune a livello di obiettivi, che potrebbe essere riassunto in una celebre citazione di Albert Einstein, ripresa da Valerio De Molli, CEO di The European House – Ambrosetti, nella prefazione del report curato dalla sua Innotech Community:

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato”.

Scritto da:

Francesco La Trofa

Giornalista Leggi articoli Guarda il profilo Linkedin